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Tondo, a cuore o ciliegino? I pomodori e le loro caratteristiche

pomodori

Freschi, gustosi e colorati, sono tra i grandi protagonisti dell’estate. Parliamo dei pomodori!
Le varietà di questo ortaggio sono moltissime, adatte a diverse esigenze alimentari e di gusto.
Si possono trovare ovunque, ma sappiamo bene che la soddisfazione di mangiare i pomodori del proprio orto è impagabile. Ecco perché abbiamo creato per te una piccola guida per la coltivazione dei pomodori.

 

Cosa fare prima di piantare i pomodori

La prima cosa da fare è preparare il letto di semina, avendo l’accortezza di predisporre un terreno sciolto, drenante e ricco di sostanza organica.
Se vuoi più dettagli su questa fase importantissima, leggi il nostro articolo sulla preparazione dell’orto.

 

Alcune settimane prima di procedere con la piantumazione, noi consigliamo sempre di mettere sul terreno un telo pacciamante, ideale sia per eliminare le piante infestanti che per scaldare la terra, riducendo così lo stress da trapianto delle piantine.
Si tratta di un articolo che puoi trovare in qualsiasi negozio dedicato agli strumenti per l’orto, anche nel nostro punto vendita.

 

I pomodori a portamento eretto, i più diffusi nelle nostre zone, hanno bisogno per la crescita di un sostegno. Solitamente a questo scopo si utilizzano canne di bambù. La distanza consigliata è di 70 cm tra le file, e di 50 cm tra le piante della stessa fila.

 

La semina può avvenire sia da seme che da pianta formata. Noi consigliamo la seconda scelta: in questo modo infatti le piantine risultano più vigorose e si parte già avvantaggiati, risparmiando così tempo e fatica.

 

Per scegliere il terreno più adatto alla coltivazione dei pomodori, tieni conto del fatto che queste piante necessitano di esposizione soleggiata, riparata da venti troppo forti, che inaridirebbero il terreno, e priva di ristagni idrici.
Alle nostre latitudini, solitamente le piantine vengono messe a dimora tra la fine di aprile e i primi di maggio.
In ogni caso, vanno considerate le temperature, in particolar modo le minime notturne, che non devono scendere sotto i 10°C per permettere l’allegagione dei fiori con la successiva comparsa dei frutti.

Come prenderti cura delle tue piante di pomodoro

Una volta interrata la pianta, sarà necessario legare il fusto, adattando la legatura man mano che questa cresce. In questo modo sarà possibile tenerla eretta ed evitare che si pieghi o si spezzi sotto il proprio peso.

 

Per una buona produzione, è essenziale la concimazione di fondo durante i mesi invernali. Per questa fase, consigliamo compost o letame maturo o pellettato, che puoi trovare nel nostro negozio in comodi sacchi.
È molto importante anche un concime a base di calcio-magnesio, che dovrà essere somministrato sia a livello fogliare che all’interno del terreno, per favorire l’attività fotosintetica. Inoltre, questo tipo di concime evita l’insorgenza della patologia del marciume apicale, ne aumenta il contenuto zuccherino e durante la maturazione aumenta la qualità e la conservabilità del frutto.

 

Per quanto riguarda l’irrigazione, consigliamo di bagnare la pianta alla base, evitando i ristagni idrici, e di non bagnare le foglie: questa pratica infatti potrebbe innescare la comparsa di malattie fungine.

 

E una volta raccolti i pomodori?
Come consigliamo sempre per l’orto, è bene procedere con una rotazione colturale da un anno all’altro.
In particolare, il pomodoro è una pianta che assorbe con voracità i nutrienti del terreno, e lo lascia quindi molto povero.
Il nostro consiglio è quindi quello di dedicare il terreno utilizzato per la coltivazione dei pomodori per la semina delle leguminose, come fagioli o piselli, oppure delle cipolle o dell’aglio.

Le principali malattie del pomodoro

Come tutte le piante, anche il pomodoro ha delle particolari debolezze, che potrebbero mettere a rischio la buona riuscita della coltura.

Tra queste, le più fastidiose sono le malattie fungine e gli insetti:

  • Peronospora: i sintomi principali di questa malattia sono l’ingiallimento iniziale delle foglie che poi virerà al bruno. Possono comparire delle macchie scure anche sul frutto. Le cause principali sono l’alta umidità notturna e le temperature elevate. Per combatterla si possono usare dei prodotti a base rameica, o in alternativa si può costruire una copertura sopra i pomodori per evitare che la pioggia atmosferica bagni le foglie propagando le spore dei funghi che ne causano la comparsa.
  • Marciume apicale: si manifesta con una macchia nera alla base del frutto. Sono maggiormente predisposte a questa patologia le varietà allungate, come ad esempio il San Marzano. È solitamente causato da una carenza di calcio e un eccesso di azoto e potassio all’interno del terreno. Per evitarla basta concimare in modo corretto durante tutta la fase di crescita del pomodoro.
  • Afidi: la caratteristica principale della presenza di questi insetti è l’accartocciamento delle foglie. Si tratta di parassiti pericolosi per la coltura, in quanto possono trasmettere virosi alle piante. La soluzione più naturale per contrastare i pidocchi è piantare alcune piante di basilico alla base dei pomodori: questa pianta infatti li allontana grazie alla sua azione antisettica. Se neanche questo basta, si può sempre optare per un trattamento con un insetticida selettivo che ne elimini la presenza.
  • Cimici: questi fastidiosi insetti pungono il frutto rovinandone la forma e compromettendone lo sviluppo. Per contrastare le cimici, è utile un trattamento preventivo con caolino, che contribuisce a creare una patina sopra il frutto che risulta sgradevole agli insetti. in caso di infestazioni più massicce, l’alternativa è il trattamento con un prodotto specifico e mirato.

Le varietà di pomodoro tra cui scegliere

Come dicevamo all’inizio, esistono moltissime varietà di pomodori tra cui scegliere, in base alle esigenze del coltivatore e ai gusti.

 

I tipi di pomodoro più comuni sono:

  • Pomodoro da tavola: il classico cuore di bue che si può usare nell’insalata, che ora si può trovare anche in varietà a buccia rosa o gialla;
  • San Marzano: perfetto per preparare una salsa tradizionale, per la sua polpa soda e la quantità ridotta di semi. Per un sugo più corposo e dal sapore più dolce, è possibile usare i datterini, come alternativa;
  • Pomodori a ciliegia: per uno snack sfizioso. Si trovano in varietà gialla, arancione, nera e bianca;
  • Pomodori verdi: restano di questo colore anche dopo la maturazione, e hanno un sapore più intenso e acidulo;
  • Pomodori tondi e patataro: i più consigliati per ottenere pomodori XXL.

 

 

Se dovessi avere difficoltà con la coltivazione dei pomodori, ti ricordiamo che siamo a tua disposizione con i nostri servizi agricoli.

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